Asili Intellettuali Elvetici: uno Stralcio

In generale detesto leggere libri a schermo. Mi sono ovviamente adattato: i ritmi dell’esistenza contemporanea sono avversi alla carta e in generale alla fisicità, quindi gioco forza adeguarsi a metodi digitali. Ma il disprezzo rimane.

Detto questo, tuttavia, mi piace dedicarmi a minime letture estemporanee di volumetti digitali densi di informazioni. Tra questi, ecco dunque la perla Ferrovie Secondarie, dell’autore “di viaggio” Pino Cacucci. Si tratta di un testo pubblicato all’interno di quella che ritengo essere, da parte dell’editore Feltrinelli, una collana dedicata proprio a questo tipo di letture estemporanee, rapide, quasi annotate a margine, che diventano una sorta di versione semi-letteraria della lettura spesso distratta di una ricerca nel Web. (Ok, la sto banalizzando, ma in fondo è questa la sostanza. I libri che si piegano al segno dei tempi di un’umanità costantemente eterodiretta, ormai incapace di approfondire. Libri che cercano di distillare il meglio anche da questo andazzo, insomma. E a volte ci riescono.)

Visto che mi capita di essere spesso in Svizzera per ragioni di lavoro (operazioni finanziarie in asset digitali), ho sottolineato questo passaggio, che mi sembra molto interessante su quel territorio.

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